martedì, gennaio 04, 2005

Milani, l'addio a Roma

MANIFESTO 31 Dicembre 2004

Milani, l'addio a Roma

GALAPAGOS
Un cielo terso, una giornata luminosa e un sole caldo hanno reso meno triste l'addio a Eliseo. O meglio: l'arrivederci, perché come ha anticipato Lucio Magri entro febbraio alla figura di questa straordinaria figura di militante-dirigente politico sarà dedicato un convegno. Un'occasione che permetterà di ripercorrere almeno 50 anni di storia della sinistra, di idealità, di lacerazioni, ma soprattutto di passioni e di impegno politico. L'appuntamento era per le 11, ma almeno un' ora prima fuori della Camera ardente del Policlinico di Roma, erano già in molti ad attendere l'esposizione della salma per dare l'ultimo saluto a Eliseo. Volti tristi, volti di compagni, di «vecchi» compagni, alcuni dei quali arrivati da fuori Roma. In un angolo, vicino alla bara, la figlia Marina, il fratello Fabrizio (straordinaria somiglianza con Eliseo) e le sorelle Tina e Angela.

Ai piedi della bara tantissimi fiori e un cuscino di rose rosse della nostra redazione. A Eliseo i fiori piacevano: ogni volta che lo invitavo a cena a casa ne portava un mazzetto.

Tanti amici hanno salutato Eliseo. E fra la sorpresa generale verso le 12 a rendergli omaggio è comparso anche Mirko Tremaglia, ministro per gli italiani all'estero e fascista doc. Erano uniti dalla comune terra di nascita, ma anche da un rapporto che non credo fosse di amicizia, ma di stima e di rispetto sicuramente sì.

Tanta gente è venuta all'appuntamento. E moltissimi tra i presenti erano legati al manifesto, inteso sia come movimento politico e come quotidiano. E poi rappresentanze politiche di tutti gli schieramenti (tanti) della sinistra e di organizzazioni come Arci e Legambiente. Per Rifondazione erano presenti Bertinotti, Sandro Curzi, Russo Spena; tra i Ds Giuseppe Chiarante (fu Eliseo a iscriverlo con Magri al Pci) e Giovanni Berlinguer. Poi delegazioni della Fiom e del Comune di Roma.

E' stato un Lucio Magri molto commosso, compagno di tante lotte, a tenere l'orazione funebre. Magri ha dato una lettura della vita dell'uomo intrecciandola fortemente con il ruolo politico. Ha ripercorso gli inizi della sua militanza politica nella federazione del Pci di Bergamo, dove è stato segretario per 11 anni a partire dal `57. Il suo orgoglio operaio, la convinzione che la classe operaia fosse matura per farsi classe dirigente. Ha ricordato le sue battaglie per la democrazia nel partito. E poi l'estromissione del comitato centrale, ma l'elezione fortemente voluta a deputato. La battaglia al XII congresso del Pci nel `69, nel quale la Federazione di Bergamo chiese la riscrittura delle Tesi.

Poi la dolorosa «uscita» non voluta dal Pci. E sull'onda della rivista mensile, la nascita del manifesto e il suo impegno tenace nell'organizzazione del piccolo partito. Milani, bergamasco doc diventa romano e vive - lui così discreto - l'esperienza della «comune» di piazza del Grillo. Eliseo inizia a questo punto un diverso percorso politico: viene eletto di nuovo deputato e poi senatore sempre coerente con le sue idee politiche originarie. Infine la malattia. Grazie Eliseo.

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