venerdì, giugno 01, 2007

Consegnate le benemerenze a Palafrizzoni

Consegnate le benemerenze a Palafrizzoni
Sono state consegnata, nella sala consiliare di Palazzo Frizzoni, le benemerenze del Comune di Bergamo a personalità della città che si sono distinte per risultati eccellenti o per la difesa di valori comuni nei vari ambiti d’azione. Maggioranza e opposizione hanno scelto di comune accordo 15 personaggi, alcuni già scomparsi, che sono stati insigniti del premio cittadino. Prima della consegna delle benemerenze è stato dato un riconoscimento anche ai cittadini che hanno effettuato donazioni al Comune di Bergamo nel corso del 2006.


Ecco i premiati (cinque medaglie d’oro e i dieci attestati di benemerenza) con le motivazioni della scelta.



BRUNO MINETTI (medaglia d’oro alla memoria) – Medico chirurgo, direttore del reparto di Medicina degli Ospedali Riuniti, «aveva capito l’importanza di parlare ai malati con umanità e sapienza, con la modestia di chi sa dare il giusto valore alle cose, ponendosi a disposizione e mettendo in campo tutte le energie possibili».




LELIO PAGANI (medaglia d’oro alla memoria) – Professore di geografia all’Università degli studi di Bergamo, direttore del Dipartimento di lettere e del Centro studi per il territorio, fu tra i fondatori del Partito popolare e amministratore pubblico. «Servì con gratuità e passione la sua terra bergamasca cui era legato da profondo affetto. Una terra che per lui era fatta di luoghi, ma soprattutto di uomini e donne che stimava moltissimo, perché cultori di antichi saperi, semplici tradizioni, schietta umanità».




ANDREA TOSI (medaglia d’oro alla memoria) – Architetto, urbanista, amministratore. «A fianco dell’attività amministrativa ha condotto un’attività culturale e professionale di estremo rilievo con importanti istituzioni come l’Unesco. Aperto allo scenario internazionale si interessò fino all’ultimo di Bergamo, proponendo una cintura verde a salvaguardia della città».




ELISEO MILANI (medaglia d’oro alla memoria) – Operaio della Dalmine prima, politico poi, da consigliere comunale divenne deputato del Pci nel 1968 per tre legislature. Fu tra i fondatori della rivista Il Manifesto. «La sua azione politica in fabbrica e sul territorio, le numerose battaglie in Consiglio comunale e in parlamento, la sua capacità d’azione e di riflessione lo inseriscono tra i politici bergamaschi più rilevanti del dopoguerra».


GIACINTO FACCHETTI (medaglia d’oro alla memoria) – Calciatore, dirigente, uomo di sport, simbolo dell’Inter, 94 presenze in Nazionale, 70 volte capitano.
«La sua correttezza in campo e fuori, che gli valse il titolo di terzino gentiluomo, l’ha reso un simbolo di quello sport pulito che tutti desiderano».




GIACOMO AGOSTINI – Motociclista bergamasco con 15 titoli mondiali, 18 nazionali e 122 gran premi vinti, detiene ancora oggi il primato di titoli.
«Il suo nome - così il testo della motivazione per la benemerenza - è simbolo di classe, eleganza, correttezza personale e professionale, eccellenza sportiva».





ASSOCIAZIONE AIUTO DONNA, uscire dalla violenza – «Offrono gratuitamente tempo, competenza e umana condivisione per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, in particolare all’interno della famiglia. L’associazione è presente e solidale in situazioni delicate, vissute nel silenzio e nella paura».
Nella foto Oliana Graff, collaboratrice dell'Associazione che ha ritirato la benemerenza a Palafrizzoni.




LUIGI BIAVA – Ha fondato il Circolo lirico di Colognola, «aggregando intorno alla sua forte personalità persone che condividevano gli stessi interessi. Con passione e competenza ha contribuito, per oltre 30 anni, a tener viva nelle periferie di Bergamo la conoscenza e l’amore per la musica».




ELIO CORBANI – Giornalista, memoria storica dell’Atalanta da oltre 50 anni.
«La sua passione, la sua competenza, la sua capacità di far partecipare l’ascoltatore, il lettore, il tifoso alla vicenda della squadra, hanno reso inconfondibile il suo stile».




CRISTINA BOTTA – Direttrice dell’ostello della gioventù di Monterosso, considerato un «fiore all’occhiello della nostra città, riconosciuto a livello internazionale, vera scuola di accoglienza. Suo merito è di aver permesso a famiglie e ragazzi di conoscere e apprezzare le bellezze della nostra città».




GIACOMO NICOLINI – Volontario per la pulizia delle Mura e di altri monumenti, «con l’ultimo suo intervento ha ripulito Porta San Lorenzo dalle sterpaglie con 2.600 ore di lavoro. Senza mai chiedere nulla è diventato un simbolo del volontariato bergamasco, attivo negli svariati campi dell’impegno civico e umanitario».




DOMENICO LUCCHETTI – Da vero appassionato di fotografia e della storia di Bergamo, Domenico Lucchetti «ha raccolto con rispetto e amore moltissime immagini storiche catalogandole in un funzionale archivio che da alcuni anni è in dono al Museo Storico perché sia un patrimonio condiviso».




FELICE RIZZI – Docente di pedagogia della cooperazione internazionale a Bergamo, Milano e Torino, fondatore del Celim Bergamo, «ha intrecciato per tutta la vita l’attività di ricercatore e l’impegno sociale e politico, si è impegnato in diversi stati africani ed è stato l’ispiratore del primo progetto di cooperazione decentrata del territorio bergamasco in Senegal».




MICHELE COLLEDAN – Direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia generale «ha sviluppato una vasta esperienza estesa a tutti gli aspetti del trapianto. Recentemente ha compiuto l’eccezionale intervento di trapianto di cinque organi su un bimbo di pochi mesi. Grazie all’eccellenza della sua equipe, l’ospedale di Bergamo si pone tra le più avanzate strutture di trapianti in Europa».




DEMETRIO AMADDEO (MIMMO) – Storico ristoratore di Città alta, «imprenditore che ha saputo costruire la sua attività valorizzando la nostra città anche con il recupero di siti di interesse archeologico scoperti durante la ristrutturazione del suo ristorante. Ha fatto di accoglienza e professionalità uno stile di vita, proponendo anche iniziative di solidarietà».

(16/12/2006)

MEDAGLIA RUBATAAI MILANIIL COMUNE: PRONTA UN’ALTRASono tanti i messaggi di solidarietà arrivati alla famiglia Milani do-po il furto della medaglia d’o

MEDAGLIA RUBATA AI MILANIIL COMUNE: PRONTA UN’ALTRA

Sono tanti i messaggi di solidarietà arrivati alla famiglia Milani dopo il furto della medaglia d’oro in memoria di Eliseo,deputato del Partito Comunista scomparso a Roma nel 2004 all’età di 77 anni. «Desidero esprimere scrive il presidente della Camera,Fausto Bertinotti la mia solidarietà per il furto subito la scorsa domenica dalla vostra famiglia. Furto che ha riguardato anche l’importante medaglia che il Co-mune aveva destinato alla memoria di Eliseo Milani.

Colgo l’occasione per inviare il mio saluto e augurio più cordiale».«È un gesto deplorevole ha affermato il sindaco Roberto Bruni perché,al di là del valore,la medaglia d’oro è per l’Amministrazione anche un segno di affetto e riconoscimento verso un cittadino che ha dato molto alla nostra città».

E il sindaco ha anche reso noto,tramite l’ufficio stampa del Comune,che qualora gli autori delfurto,nonostante l’appello lancia to dalla famiglia,non restituissero in tempi brevi,ovvero nel giro diun paio di giorni,la medaglia alla memoria per Eliseo Milani,l’Amministrazione comunale si farà carico di ottenerne un’altra e di consegnarla per la seconda volta ai familiari del deputato.

I ladri si sono introdotti nell’abitazione della sorella del politico scomparso,Angela Milani,che insieme all’altro fratello Fabrizio aveva ritirato solo il giorno prima il riconoscimento dalle mani del sindaco Bruni.

E anche la Lega Nord ha inviato,per mano del gruppo consiliare,a sindaco e al presidente del Consiglio comunale un invito a provvedere alla consegna dei familiari dell’onorevole Milani di una copia della medaglia rubata,sostenendo che qualora non «ci fossero fondi sufficienti per l’acquisto di una nuova medaglia d’oro»,si dava disponibilità a farsi carico della spesa necessaria per l’acquisto e l’incisionedi una nuova medaglia d’oro da consegnare ai Milani

BERGAMO, RICONSEGNATA MEDAGLIA D'ORO ALLA MEMORIA DI ELISEO MILANI

BERGAMO, RICONSEGNATA MEDAGLIA D'ORO ALLA MEMORIA DI ELISEO MILANI
Il Comune di Bergamo ha riconsegnato questa mattina la medaglia d'oro alla memoria di Eliseo Milani, il deputato del partito comunista scomparso a Roma nel 1994 all'età di 77 anni. Il sindaco Roberto Bruni l'ha consegnata nuovamente nelle mani del fratello Fabrizio, dopo che il 17 dicembre scorso, ad appena 24 ore dalla cerimonia di consegna, fu rubata da ignoti malviventi proprio nell'abitazione della sorella Angela a Ponte San Pietro.
307 SOLIDARIETA’ BERTINOTTI A FAMIGLIA MILANI (18-12-2006)

Il Presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti, ha inviato il seguente messaggio alla famiglia Milani:
“Desidero esprimere la mia solidarietà per il furto subito la scorsa domenica dalla vostra famiglia. Furto che ha riguardato anche l'importante medaglia che il Comune di Bergamo aveva destinato alla memoria di Eliseo Milani.
Colgo l'occasione per inviare il mio saluto ed augurio più cordiale.”Benemerenze: medaglia d'oro per Facchetti
La Giunta comunale ha reso noti i nomi dei cittadini a cui verranno assegnate le benemerenze civiche per il 2006. Cinque le medaglie d'oro assegnate, tutte alla memoria e destinate a Eliseo Milani, Giacinto Facchetti, Andrea Tosi, Bruno Minetti e Lelio Pagani. Dieci invece gli attestati di civica benemerenza, che saranno ritirati da Demetrio Amaddeo, Luigi Biava, Giacomo Nicolini, Associazione Aiuto Donna, Domenico Lucchetti, Felice Rizzi, Cristina Botta, Elio Corbani, Michele Colledan e Giacomo Agostini.

La Giunta ha raccolto le segnalazioni dai cittadini e si è confrontata con i capigruppo consiliari, prima dell'ok definitivo alla lista. La consegna delle medaglie e degli attestati avverrà in una cerimonia sabato 16 dicembre, prima della pausa per le feste natalizie.
Medaglie e benemerenze riguardano personaggi della politica, dello sport, della cultura, della medicina, del sociale. Ma non mancano, è il caso di Giacomo Nicolini (il volontario che da solo ha ripulito il viadotto di Porta Garibaldi dalle sterpaglie), semplici cittadini che, armati di buona volontà, hanno fatto grandi cose per Bergamo.
Eliseo Milani , tre volte deputato e una senatore, è stato una figura di spicco del mondo politico bergamasco: in prima linea nel Partito comunista fin dal 1945, fu tra i fondatori del quotidiano il Manifesto e divorziò dal partito per entrare nella Sinistra indipendente.
Giacinto Facchetti , figura simbolo del calcio italiano e presidente dell'Inter, stroncato qualche mese fa da una malattia, è stato ricordato in occasione della partita amichevole della nazionale italiana a Bergamo.
Andrea Tosi , scomparso per un malore improvviso mentre si stava recando in auto a un convegno in Città Alta, lo scorso maggio, è stato uno dei punti di riferimento in materia di urbanistica e architettura. Ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano, consulente di pianificazione territoriale per l'Onu e per il ministero dei Lavori pubblici, Tosi era noto anche per il suo impegno politico giovanile nelle file del Psi.
Si è distinto invece nel campo della medicina Bruno Minetti , direttore dell'Unità operativa di Medicina interna 2 degli Ospedali Riuniti, conosciuto non solo per le capacità professionali, ma anche per l'impegno profuso a difesa dei malati e dei loro bisogni. Profondo studioso della storia e del territorio di Bergamo, il professor Lelio Pagani è stato assessore provinciale nella Giunta Cappelluzzo, presidente del Parco dei Colli e infine presidente dell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti, collaborando per quasi trent'anni con l'Università di Bergamo.

(01/12/2006)
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